Se sei arrivato fino a qui, ormai lo saprai sicuramente: il Networking consiste nel formare delle relazioni solide e che durino nel tempo, basate dunque sulla fiducia reciproca e sulla professionalità. Ma capisci bene che è più semplice nella teoria che nella pratica, soprattutto se in giro si trovano molte idee errate sul Networking e il Referral Marketing.
Le idee sbagliate sul Networking sono infatti molto diffuse, anche tra i professionisti del business. Ed è del tutto normale: più una pratica è di successo ed è diffusa, maggiori sono le probabilità che chi la osteggia metta in circolazione delle bugie sul suo conto.
E per quanto siamo ormai pieni zeppi di materiali sia offline che online su come si debba praticare efficacemente il Networking in modo da creare una rete di persone che possono risultarci utili nella sfera professionale, in giro si trovano anche moltissime informazioni errate o prevenute su questa pratica.
Vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza e di sfatare alcuni miti sul Referral Marketing e il Networking in generale.
Il Networking non è una scienza
Partiamo con la prima falsità, ossia l’idea che il Networking non sia una scienza esatta.
Ebbene, conosci la differenza tra le scienze cosiddette “dure” (hard sciences) e quelle cosiddette “morbide” (soft sciences)?
In sostanza, vengono identificate come scienze dure quelle branche del sapere considerate esatte, poiché rispondono a delle precise e rigorose metodologie scientifiche. Al contrario, le scienze morbide sarebbero tutte quelle scienze reputate non esatte da una parte della comunità accademica. Solitamente si inseriscono in questo campo tutte le materie umanistiche e sociali.
Ecco, per una grossa fetta dell’opinione pubblica il Networking referenziale rientrerebbe tra le scienze morbide.
Ma ne siamo sicuri?
La verità è che la quasi totalità dei corsi di Marketing aziendale non ti dà nessuna informazione riguardo alla costruzione di una rete di referenze.
Come mai?
È molto semplice: da una parte non si sapeva (fino ad ora) come si potesse fare in modo sicuro e coerente; dall’altra, i molti corsi di business e imprenditoria che ci sono là fuori sono spesso legati ad una cultura fortemente tradizionalista e molto scettica nei confronti dell’innovazione.
Tuttavia noi di Segnalazione Vincente crediamo che il Networking Referenziale funzioni e che si appoggi su delle basi certe e scientifiche, e ne diamo prova ogni giorno rispondendo con il nostro metodo alle esigenze delle aziende di oggi.
Non si tratta infatti di un banale passaparola, ma di un sistema organizzato e ben strutturato: una scienza.
E per questo vorremmo che i corsi mainstream sull’imprenditoria e sulle tecniche di business comincino ad includere questa materia giudicandola per quella che è realmente: un’opportunità sicura e da sfruttare appieno.
Il Referral Marketing è rischioso
Capita davvero molto spesso che, magari qualcuno che è non ancora sicurissimo nei confronti di questa pratica, ci chieda se il Referral Marketing sia un business sicuro al 100%. E quello che ci viene naturale rispondere è: assolutamente no.
Vediamo di essere chiari: come detto, il Referral Marketing è una pratica che si poggia su basi scientifiche riconosciute e i cui benefici sono praticamente indiscussi (altrimenti non staremmo qui a parlarne). Tuttavia, è evidente che per quanto nulla può mai essere veramente sicuro al 100%, il Referral Marketing porta con sé dei rischi che le tradizionali forme di marketing non conoscono.
Infatti, quando referenzi qualcuno, è come se in qualche modo dessi via anche una parte della tua reputazione.
Se la persona che hai segnalato si dimostra un buon contatto e fa un buon lavoro, allora tutto di guadagnato per te e la tua credibilità. Ma se invece non si rivela utile o fa un lavoro scadente, la tua reputazione ne esce sicuramente peggiorata.
È questo il più grande rischio del Referral Marketing, sconosciuto alle altre pratiche di advertising: si basa soprattutto sulla fiducia reciproca.
Se consigliamo qualcuno ad un cliente, è perché ci fidiamo di lui. Ma se le aspettative vengono deluse, allora la fiducia può iniziare a incrinarsi, ad affievolirsi e, nel peggiore dei casi, potremmo perdere il nostro cliente a causa di questo passo falso.
Questo è il motivo per cui è così importante sviluppare delle relazioni forti con le quali poter scambiare referenze e far avanzare la propria attività o azienda.
Una volta forgiati questi rapporto solidi, puoi sapere di avere un un partner di rete che si prenderà cura di chiunque tu abbia segnalato!
Dunque sì, il Referral Marketing può essere rischioso (come ogni cosa), ma non per i motivi che potresti pensare!
Il Networking non è adatto a tutti
Altra frottola che in molti ripetono riguardo al Networking è che non sia adatto a chiunque. Bisognerebbe essere estroversi, abili a gestire i propri gruppi di lavoro e a parlare in pubblico. Insomma, si tratta della solita storia del “non sono capace”…
Il punto è che nessuna di queste obiezioni può essere una giustificazione! Tutti siamo più abili di altri in qualcosa e meno abili in altre, ma tutti possiamo affinare le nostre capacità per renderci competitivi.
Ad esempio, è perfettamente comprensibile se non ti senti pienamente a tuo agio quando devi parlare di fronte a decine (se non centinaia) di persone che puntano i loro occhi su di te. Può risultare intimidatorio.
Ma non c’è nessun valido motivo per il quale dovresti rinunciare a simili occasioni, così importanti per lanciare la tua rete! Sono moltissimi i rimedi che puoi adottare per sentirti più a tuo agio (preparare delle bozze, utilizzare delle presentazioni in PowerPoint, parlare solo di ciò cui si è esperti…) e questo vale per ogni altro campo!
Non farti dire da nessuno cosa puoi o non puoi fare: il Networking è un mondo in netta espansione e capace di mettere il turbo al tuo business, sta a te scendere in campo e mettere in gioco tutte le tue qualità per costruire la tua rete in modo ottimale!
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